lunedì 30 gennaio 2012

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Pacchetto regalo
01 luglio 2006 11:39
Forse non se l'aspettavano, Bossi e Tremonti, che i NO avrebbero vinto con un distacco di oltre 2O punti.


  Forse non se l'aspettavano, Fini e Casini, che in una domenica di fine giugno
 più della metà degli italiani

  sarebbe andata al seggio per affondare la riforma scodellata dai "quattro saggi di
 Lorenzago".




    Ma lo choc più forte, secondo me, l'ha avuta Berlusconi il quale
     aveva preparato con cura la confezione extra-lusso della super riforma,

     un bel pacchetto regalo avvolto nella stagnola del premierato e chiuso nel fiocco
     dorato del taglio delle poltrone.


 Poi aveva affidato alle sue televisioni il compito di pubblicizzare per bene il prodotto, giocando con gli slogan degli spot " istituzionali"

 in modo da avvolgere in una nebbia rosa la sorpresa avvelenata di una devolution
 pre-secessionista .


 

    Insomma, c'erano tutti gli elementi perchè il gioco funzionasse,
     convincendo i telespettatori- pardon, gli elettori- ad acquistare a scatola chiusa

     l'ultimo strabiliante prodotto del miracolificio di Arcore.



  E invece, senza alcuna spiegazione logica, senza alcuna ragione apparente, le
 sue armi di persuasione di massa hanno fatto cilecca.

  

    Il vero dramma per Berlusconi, non è che lui abbia perso il
      referendum:   è che gli italiani non la bevono più.

        


         (DA e di:    Sebastiano Messina)

L'aspirante monarca e l'isola dei caprai
01 luglio 2006 14:38
Dicono molti che i giornali non avrebbero dovuto pubblicare le riflessioni sui sardi di Vittorio Emanuele di Savoia.

 Sono pensieri (si fa per dire) che non hanno nulla a che vedere col procedimento
 giudiziario.

Ossia l'inchiesta che vede Sua Altezza accusato d'essere un truffatore, piccolo
 squallido faccendiere grazie ad amicizie importanti,

sodali di quelli che con eleganza si chiamano lenoni e nel linguaggio di tutti i giorni "magnaccia".




    Vittorio Emanuele, che la sorella definisce fragile e più o meno incollato alla bottiglia, non è un italiano qualunque.

     Figlio di un re licenziato dall'italia repubblicana, è inciampato nella loggia di Gelli (la P2), in una inchiesta di traffico d'armi,
     in una definizione criminal-buonista delle leggi razziali varate da suo nonno, nell'omicidio di un povero ragazzo tedesco nell'isola di Cavallo.


          Questa, che è la sua cifra civile e penale, la dice lunga sul personaggio.


         La sua opinione sui sardi stride con le dichiarazioni ufficiali sulla " Sardegna
         amore mio" che gli piace raccontare ai giornalisti e alla sua corte.



         Chi è Vittorio Emanuele di Savoia?  il suo profilo morale, umano, culturale?

         Come reagire?  Una proposta garbata arriva dal deputato Bruno Murgia che suggerisce di consegnargli un immaginario foglio di via.


            Non venga più in Sardegna : è ospite sgradito. Non ci metta più
            piede!!  Senza retorica, senza applicargli addosso una personaleDie de sa Sardigna  





            Da e di:   Giorgio Pisano.

Estate
14 luglio 2006 19:49
AFA ESTIVA


MA CHE CALDO FA?????

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