lunedì 30 gennaio 2012


La Carta de Logu promulgata da Eleonora d'Arborea alla fine del XIV secolo è un'opera di fondamentale importanza, diretta a disciplinare in modo organico, coerente e sistematico alcuni settori dell'ordinamento giuridico dello stato sardo indipendente dell'Arborea.



Consulta la Carta de Logu



La Carta comprende un codice civile e penale più un codice rurale, redatti al tempo del padre di Eleonora, il sovrano Mariano IV. La lingua è la variante arborense della lingua sarda. Con la promulgazione della Carta de Logu si intendeva anche ribadire l'autonomia del regno sardo nei confronti degli invasori aragonesi. La Carta de Logu segna una tappa storica anche livello europeo, fondamentale verso la piena attuazione di uno "stato di diritto", cioè uno stato in cui tutti sono tenuti all'osservanza e al rispetto delle norme giuridiche, grazie alla quale a tutti i cittadini veniva data la possibilità di conoscere le norme giuridiche e le relative conseguenze. La Carta de Logu sopravvisse alla fine del regno arborense e dei giudicati sardi, e rimase in vigore persino in epoca spagnola e sabauda fino all'emanazione del Codice di Carlo Felice nell'aprile 1827. Il suo valore è rimasto inalterato, anche se in parte ignorato, nel corso dei secoli. In essa l'attualità è pressante. Basti pensare alla tutela e alla posizione della donna; alla difesa del territorio e delle sue risorse; al problema dell'usura; all'esigenza di certezza nei rapporti sociali, tutti temi più volte affrontati nella Carta de Logu.



FONTE: sardegnacultura.it #
C'è l'Italia dei famosi e quella di chi sta perdendo il posto di lavoro
10 marzo 2010 10:29

Qualche settimana fa il governatore della Sardegna in quota Pdl, Ugo Cappellacci, si è spinto a dire che

"il problema della Sardegna sono i sardi".

Sì, quando fanno vedere com'è davvero un'isola dove non si può lavorare, per alcuni diventano un problema.





"Isola dei cassintegrati"



http://unionesarda.ilsole24ore.com/foto/ArticoloSezione/276336.jpg




All'Asinara i "naufraghi" sono soli per la maggior parte della giornata, dormono nei caseggiati abbandonati dell'ex carcere, si arrangiano per fare da mangiare. Negli ultimi giorni sono aumentate le visite: qualche politico locale, amici e curiosi ai quali gli operai danno informazioni sulla loro lotta.



NON ci sono i collegamenti ad alta tecnologia della tv e di Simona Ventura, e poi è la Sardegna e non i Caraibi: sono i cassintegrati dell'Asinara

Da oltre dieci giorni un gruppo di dipendenti della Vynils, ex Enichem, industria chimica di Porto Torres, si è autoesiliato all'isola dell'Asinara.



Alcoa, un giorno all'Asinara sull'isola dei cassintegrati I lavoratori Alcoa sbarcano all'Asinara



La loro è una provocazione, "perché c'è l'Italia dei famosi e quella di chi sta perdendo il posto di lavoro - dice uno di loro, Andrea Spanu - noi rappresentiamo quest'ultima e ci fa un po' rabbia che per avere visibilità ci siamo dovuti inventare una parodia della televisione e affidare la nostra iniziativa a Facebook".



DA La Repubblica

«Legami di legalità, legami di responsabilità»
20 marzo 2010 10:03
XV^  giornata dell'impegno e della memoria delle vittime della MAFIA

organizza da Libera- Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l'Associazione fondata da Don Luigi Ciotti,

per il giorno 20 marzo, a Milano, con partenza alle 10 dai Bastioni di Porta Venezia e arrivo a Piazza Duomo.





Dal 1996 solo due volte la manifestazione si è tenuta nel nord del Paese: a Torino ed a Modena.



Oggi è il momento di Milano e la scelta ha un significato importante: ricorda, infatti, a tutti noi che dagli anni '60 ad oggi le mafie vedono nella capitale lombarda la principale piazza del riciclaggio, non solo realizzato in ambito finanziario, ma anche – sempre più – mediante impiego dei proventi di reato in realtà imprenditoriali e commerciali "pulite".



http://www.educando.it/arealocale/fotoalbum/albums/userpics/10007/normal_Uno%20dei%20tanti%20striscioni%20presenti%20a%20Reggio%20Calabria.%20Lo%20reggono%20alcune%20persone%20vittime%20della%20mafia%20tra%20cui%20Rosanna%20Scopelliti%20e%20i%20geniotir%20di%20Attilio.JPG

BEATO IL POPOLO CHE NON HA BISOGNO DI EROI




Dopo Sicilia, Calabria, Campania e Puglia, la Lombardia è la regione con il maggior numero di immobili confiscati ai membri di associazioni mafiose e convertiti in luoghi di utilità sociale.

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